Non dobbiamo avere paura del tofu

Non dobbiamo avere paura del tofu

Dòufu in Cina. Tauhu in Malesia. Dau in Vietnam. In inglese, bean curd: letteralmente, caglio del fagiolo.

🌱 COME SI OTTIENE

La procedura è simile a quella del formaggio da latte bovino ovino o caprino: si parte dalla cagliatura del latte di soia attraverso dei coagulanti minerali e poi si procede pressandolo in blocchi.

👩🔬 COSA CONTIENE

Dal punto di vista nutrizionale, il tofu ha un buon contenuto in proteine, così come la soia da cui deriva; solo la metionina è carente, ma può essere facilmente integrata accompagnando il tofu ad un cereale, per questo motivo i Cinesi e i Giapponesi lo accompagnano spesso al riso. Per quanto riguarda il profilo lipidico, ne contiene in minor quantità rispetto alla soia fresca e sono polinsaturi (ossia i cosiddetti “grassi buoni”). Inoltre non contiene colesterolo. É anche una buona fonte di calcio, aspetto da non sottovalutare se si segue una dieta vegana. Nella rotazione settimanale dei secondi piatti, possiamo farlo rientrare nella categoria “legumi”.

😋 SÌ, MA IL GUSTO?

Il tofu ha un sapore neutro, acquista quello dell’alimento con cui viene cucinato. Per questo motivo in commercio si possono trovare vari tipi di preparazioni, alle erbe, affumicato, etc. Il più diffuso è sicuramente il tofu a consistenza compatta, che è anche il più facile da utilizzare in cucina. Le ricette che si possono realizzare con esso sono praticamente infinite: tagliato a cubetti e condito con salsine aromatiche o presentato all’interno di una zuppa, piastrato a fette con spezie e aromi per inserirlo all’interno di un panino, sbriciolato per creare polpette o ragù vegetali…basta fare un po’ di pratica e dare sfogo alla fantasia!

Il tofu morbido viene usato anche nei ripieni per sostituire la ricotta o nelle preparazioni di dolci.

Il mio consiglio smart: cucinarlo in padella insieme alle verdure e ad un po’ di salsa di soia, una volta terminata la cottura conditelo con un filo di olio e origano.